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Presentato il XXXV Rapporto Congiunturale e Previsionale

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI 2024

2024: UN NUOVO SCENARIO PER LE COSTRUZIONI
Contrazione delle riqualificazioni, opere pubbliche di fronte alla sfida delle realizzazioni,  forte aumento del contenzioso. Le tensioni internazionali sul piano geo-politico e su quello economico disegnano un 2024 caratterizzato da forti elementi di rischio e incertezza e determinano significative contrazioni sulle stime della crescita mondiale. Ma non si tratta solo di contrazioni: le condizioni sono di nuovo, radicalmente, cambiate. Basti pensare all’inflazione, ai tassi di interesse, ai livelli di debito, alle guerre (non bastava l’invasione dell’Ucraina), ai costi dell’energia. Solo per fare degli esempi: in Italia dopo il biennio 2021-2022 il problema della crescita debole e del debito forte tornano a caratterizzare uno scenario economico difficile facendo riemergere le nostre criticità strutturali. E in questo scenario stanno cambiando, anzi sono già cambiate le condizioni del settore delle costruzioni.
L’attività di manutenzione del patrimonio residenziale ha iniziato la sua contrazione che diverrà pesante nel 2024 e nel 2025 (dai 120 miliardi a valori correnti del 2022 ai 60 del 2026); l’eccezionale spinta delle opere pubbliche non è in grado di garantire la tenuta dell’intero mercato, ma solo di attenuarne la caduta. Il comparto delle opere pubbliche è entrato in una complessa fase esecutiva ed è chiamato alla sfida delle realizzazioni: tra gennaio 2019 e agosto 2023 sono stati messi in gara 267 miliardi di euro di lavori pubblici, dei quali 74 afferenti al PNRR, e ne sono stati aggiudicati 204, dei quali 48 PNRR. La sfida delle opere pubbliche, che dovrebbero continuare a crescere sino al 2027, è tutta di capacità realizzativa. L’inflazione e le politiche monetarie restrittive, insieme ai picchi toccati dalle compravendite, hanno determinato un brusco raffreddamento nell’immobiliare residenziale, con valori negativi molto importanti anche nelle aree più dinamiche del Paese. Anche il risparmio delle famiglie va riducendosi mentre i costi di costruzione sono talmente cresciuti da allontanare dalla realizzabilità alcuni modelli di offerta (si pensi all’Housing Sociale). Il livello toccato dai costi di costruzione – in particolare rispetto ai prezzi di mercato del prodotto residenziale in molte parti del paese -, la produttività delle costruzioni e la qualità della manodopera oggi impiegata, pongono altre importanti sfide in termini di innovazione, industrializzazione, digitalizzazione, riduzione del costo dell’errore. I prossimi dieci anni saranno quelli di una forte polarizzazione nel mercato delle costruzioni tra domanda e offerta che guardano al futuro e domanda e offerta che guardano al passato. Va anche detto che il 2024 e il 2025 saranno con molta probabilità caratterizzati da fallimenti e da un forte incremento del contenzioso. Nel comparto della riqualificazione residenziale, il non collocamento presso terzi dei crediti fiscali comporta rischi di tenuta delle imprese con le spalle meno larghe e una interruzione dei flussi di liquidità, quindi, l’interruzione delle forniture l’aumento dei casi di non completamento dei lavori, i cui esiti si possono prevedere. Nel campo delle opere pubbliche la progettazione esecutiva affidata alla imprese aggiudicatarie sulla base di appalti deboli di contenuto tecnico, porterà a una verifica dei costi dell’appalto dopo l’aggiudicazione e all’emergere di criticità economiche e realizzative. Inoltre è facile attendersi una accentuazione dei problemi nei flussi di liquidità. Va poi ricordato che il settore delle costruzioni si trova ad affrontare un tema di immagine e alcuni snodi chiave, come la manodopera e la sua qualificazione, l’appeal verso i giovani, la sicurezza sul luogo di lavoro e, soprattutto, un processo di cambiamento in atto che pone delle importanti domande su come in futuro dovrà essere l’impresa di costruzioni, o meglio, la filiera del processo produttivo. Una delle questioni sul tappeto riguarda certo l’adeguamento in termini di performance energetica del patrimonio edilizio residenziale e non residenziale che la nuova direttiva europea intende raggiungere. Sarà difficile non pensare ai nuovi obiettivi senza una nuova progettazione di incentivi fiscali (da pensare con maggiore cura). Di certo nelle condizioni attuali del bilancio italiano questo è un grande tema. Inoltre è importante rendersi conto che finita la stagione delle grandi risorse pubbliche, sarà necessario pensare ai temi del Partenariato Pubblico e Privato e della rigenerazione urbana come motori della trasformazione territoriale. Come attrarre investimenti, quali attività mettere in atto, quali progetti sviluppare in una condizione di patrimonio ed aree con contenuti che possono determinare appetibilità rispetto ad altri Paesi Europei, ma anche rischi.

Questi e molti altri temi sono sviluppati nel XXXV Rapporto Congiunturale e Previsionale CRESME, che vuole aiutare gli attori della filiera delle costruzioni a comprendere cosa succede e a definire gli ambiti strategici su cui intervenire.

Indice del rapporto

  1. LO SCENARIO MACROECONOMICO MONDIALE 1-3
    1. La congiuntura economica internazionale 1-8
      1. Gli andamenti congiunturali: principali paesi 1-9
      2. Se si inceppa il motore tedesco 1-12
      3. Gli effetti del rallentamento dell’economia cinese 1-16
      4. Protezionismi e reshoring ridisegnano la mappa della competitività globale 1-18
    2. Inflazione, aspettative e corsi delle commodity 1-20
    3. Energia, gas, fertilizzanti, il rischio di una nuova crisi 1-27
    4. La produzione industriale 1-31
    5. Il commercio mondiale 1-32
    6. La congiuntura nell’eurozona 1-34
    7. La mappa dei rischi globali per il 2023 1-41
  2. IL MERCATO MONDIALE DELLE COSTRUZIONI  2-3
    1. Lo scenario globale 2-6
      1. Lo scenario globale: rallenta la spinta delle costruzioni 2-9
      2. Il crollo della nuova costruzione residenziale in Europa 2-15
    2. Mercati locali 2-19
      1. Europa: Germania, Francia, Spagna, UK 2-20
      2. Nord America: USA, Canada, Messico 2-23
      3. Cina, India, Brasile 2-24
      4. Medio Oriente e Africa: Egitto, Arabia Saudita, Turchia, Sud Africa 2-26
      5. Top Cresme: Australia, Romania, Malesia, Filippine, Tailandia, Indonesia, Polonia, Vietnam 2-28
    3. Il mercato internazionale dei grandi general contractors 2-37
      1. Anche senza le cinesi, la crescita è generale 2-37
      2. America Latina e del nord trainano i mercati, insieme ad Asia e Australia. Il Vecchio continente si ferma, ma resta il primo mercato 2-39
      3. Reputazione e relazioni con i mercati di sbocco le strategie per la forte crescita del 2022. Come affrontare l’aumento del costo dei progetti per confermare il trend espansivo nel 2023? 2-40
      4. La top-ten nel mercato internazionale: tra le europee, si fermano italiane e olandesi, continua la corsa delle francesi e il recupero di tutte le altre. Frenano le turche 2-43
      5. Prosegue la corsa della manifattura e dei trasporti. Si riprendono petrolio e impianti industriali. Stagnanti i progetti energetici, male solo fognature 2-45
      6. Crolla il fatturato dei big italiani: -26%, si interrompe un biennio espansivo 2-45
    4. I progettisti internazionali 2-47
  3. ECONOMIA, DEMOGRAFIA E DINAMICHE OCCUPAZIONALI IN ITALIA 3-3
    1. La congiuntura economica nazionale 3-3
      1. Indicatori ad alta frequenza 3-6
      2. Dinamica trimestrale del PIL: l’economia si indebolisce 3-9
      3. L’andamento dei consumi e degli investimenti 3-10
      4. La produzione industriale 3-13
      5. Il commercio estero 3-15
      6. La dinamica dei prezzi 3-16
      7. Il mercato del lavoro 3-18
      8. I conti pubblici 3-20
    2. Occupazione 3-21
    3. Lo scenario demografico 3-28
  4. IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: UNA NUOVA FASE DA INTERPRETARE 4-3
    1. Alcune riflessioni introduttive, su debito, reddito e scenari 4-3
    2. Gli altalenanti indicatori di mercato, che descrivono una nuova fase di mercato 4-10
    3. Analisi degli Indicatori congiunturali: si confermano le criticità per il 2023 previste nei rapporti precedenti 4-14
    4. Il primo “ciclo dell’ambiente costruito” tocca il suo picco, inizia la discesa, preparare la nuova fase di mercato 4-19
    5. Riprendere il quadro interpretativo: 2020-2024 4-21
    6. La sintesi della previsione: aggrappati alle opere pubbliche 4-30
    7. Nel 2023 le opere pubbliche riprendono a crescere dopo il rallentamento del 2022. Il trend positivo proseguirà nel triennio 2024-2026 sostenuto dalle ingenti risorse in campo e dai tempi stretti del PNRR. 4-31
      1. I risultati del 2022 e le previsioni per il quadriennio 2023-2026, tra forte spinta di crescita e rischi realizzativi 4-31
      2. L’analisi per comparti 4-36
  5. RIQUALIFICAZIONE, RIPRODUZIONE, PRODUZIONE FISICA E TERRITORIO 5-3
    1. La riqualificazione in edifici residenziali: 118 miliardi nel 2022, 108 miliardi nel 2023 e – forse – 79 miliardi nel 2024 5-3
    2. Il ridimensionamento dell’attività di rinnovo: -11,4% nel 2023 e -25,8% nel 2024 5-8
    3. La nuova produzione edilizia 5-10
      1. Tipologie edilizie dei nuovi edifici 5-12
      2. La nuova costruzione di abitazioni 5-12
      3. La nuova costruzione di immobili non residenziali 5-15
  6. IL MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE E NON RESIDENZIALE 6-3
    1. Compravendite in discesa, tassi di interesse sui mutui in aumento ma meno del previsto, i prezzi salgono ma solo nominalmente –16 anni di riduzione del valore delle case 6-3
      1. L’offerta di abitazioni in vendita e locazione torna a crescere ma per la locazione resta troppo contenuta e i prezzi continuano ad aumentare 6-7
    2. Compravendite -12,5% semestrale, le grandi città e le nuove costruzioni soffrono maggiormente il rialzo dei tassi sui mutui 6-10
      1. Sul territorio il Nord-Est e il Centro calano di più, le Isole reggono ma il nucleo della crisi è nelle grandi città 6-13
      2. Stima delle compravendite 2023 – si torna a scendere sotto i livelli massimi stabiliti negli ultimi due anni 6-15
      3. L’indagine Banca d’Italia – Tecnoborsa – Agenzia delle Entrate 6-18
      4. La dimensione degli alloggi compravenduti in Italia e nelle città capoluogo nel 2022 6-20
      5. L’indice di fiducia e la propensione all’acquisto immobiliare 6-21
    3. I prezzi delle abitazioni 6-23
      1. Anche nel 2023 i prezzi delle abitazioni aumentano del 2,1% ma l’inflazione porta al -3,8% la variazione reale 6-23
      2. Si sgonfiano le bolle in Europa e in Canada, gli USA si stabilizzano su livelli elevatissimi, l’Italia non riesce ad affrancarsi dalla depressione immobiliare 6-24
      3. Ricostruzione di lungo periodo dei cicli immobiliari in Italia 6-30
      4. Il mercato della locazione nel 2022 6-33
      5. Crolla (-58%) il mercato non residenziale “corporate” sull’onda dei tassi di interesse e sulle attese di un peggioramento del mercato non residenziale 6-39
    4. Stock immobiliare, patrimonio e fatturato dell’industria immobiliare 6-43
    5. L’indebitamento per l’acquisto immobiliare 6-49
    6. Le compravendite di immobili non residenziali 6-53
  7. I MERCATI DELLE OPERE PUBBLICHE IN ITALIA 7-3
    1. La forte accelerazione del mercato dei lavori pubblici dal 2019 7-4
      1. Primi effetti delle semplificazioni e del PNRR 7-9
    2. Il mercato dei servizi di architettura e ingegneria 7-13
      1. I bandi SAI e altri bandi per servizi tecnici 7-13
      2. I bandi di progettazione 7-14
    3. I mercati per la costruzione, la manutenzione e la gestione delle opere pubbliche 7-16
      1. Sistema di realizzazione dei lavori 7-16
      2. Settori di mercato 7-18
      3. Territorio 7-20
  8. SISTEMA DELL’OFFERTA: ANALISI DEI BILANCI DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI 2022 8-3
    1. Due anni come il 2021 e il 2022 non si sono mai visti e molto è dovuto ai prezzi, soprattutto nel 2022 8-3
      1. Oltre 115 miliardi di euro di fatturato analizzati 8-3
      2. Due anni fuori scala 8-4
      3. “I migliori anni della nostra vita”: migliorate le performance dei golden age 2003-2007 8-6
      4. Anche gli indicatori di bilancio confermano il boom 8-8
      5. La crescita del mercato nel 2021 e nel 2022 è stata così grande che c’è stato spazio per tutti 8-9
      6. Utile e MOL a valori top degli anni 2000 per la distribuzione e i produttori, ma è più complesso il quadro delle imprese di costruzioni 8-12
      7. Nel 2020 solo il 27% delle imprese analizzate era riuscito a far crescere il fatturato tenendo i bilanci in utile, nel 2021 e nel 2022 è l’83% 8-13
    2. Imprese di costruzioni 8-15
      1. In due anni il fatturato del campione delle imprese di costruzioni è cresciuto del 36,4%: meno degli altri attori della filiera, e non per tutti. Segnali di ritorno dell’impresa media 8-15
      2. La crescita è trainata da superbonus e in parte opere pubbliche, ma vi sono crescite trainate da settori come il risparmio energetico e la logistica, segnali di un mercato che prende altre direzioni; e poi vi è anche chi non cresce… 8-16
      3. Margini e redditività migliorano ma resta la distanza con l’industria e la distribuzione, e permangono aspetti di criticità per non poche importanti imprese 8-17
    3. Ingegneria 2022: crescita a due cifre, ma a causa dell’estero valori inferiori alle imprese di costruzioni e alle industrie e ai distributori 8-21
      1. General Contractors 2022: i big trainano il comparto, ma segnali positivi anche dalla altre classi 8-23
      2. Progettazione 2022: un anno straordinario per tutte le classi dimensionali, trainati dai bonus 8-25
    4. Industrie produttrici di materiali, sistemi e componenti 8-28
      1. “Due anni così non si sono mai visti”: in due anni il fatturato è cresciuto del 62% 8-28
      2. La contrazione interessa tutte le classi d’impresa, ma quelle intermedie se la cavano meglio -Segnali di forte crescita nel 2021 per le industrie quotate in borsa – Acciaio dal +25,8% del 2018 al -2,6% del 2019 al -19,9% del 2020, alla forte crescita del 2021 – Macchine per l’edilizia: fatturato 2020 -7,4%; numero macchine vendute o noleggiate: 2020 -0,4%; Gennaio-Settembre 2021: +40,8% – Chimica per l’edilizia 2020: calo del fatturato del 3,6%; meglio di altri comparti delle costruzioni – Serramenti: un difficile 2020: -16,9% per campione CRESME; -9,2% stima UNICMI – Elettrotecnica ed elettronica per le costruzioni: 2020 -10,1% – Climatizzazione: -7,5% – Cemento: caduta contenuta nel 2020, forte rimbalzo nel 2021 – Piastrelle: -5,8% – Sanitari, valvolame e rubinetteria : -4,5% nel 2020, dopo il + 0,9% nel 2019 e il +1,2% del 2018 – Laterizi in tenuta, anche nel 2020

      3. Un quadro di sintesi 8-43
    5. Distribuzione dei materiali, sistemi e componenti per le costruzioni: in due anni il fatturato della distribuzione è cresciuto del 75% 8-45
      1. Distributori idrotermosanitari: 2022 +24,8%, 2021 +33,9% 8-46
      2. I distributori di materiale elettrico, elettrotecnico ed elettronico: 2022 +32,3%; 2021 + 39,5% 8-47
      3. Distributori di materiali edili: 2022 +26,7%; 2021 +38,5% 8-49
      4. 2022: performance di bilancio ancora positive 8-50
  9. I FOCUS 9-3
    1. Saper gestire la risorsa idrica sarà la sfida del futuro per gli insediamenti urbani 9-3
    2. Il punto sulle opere strategiche e prioritarie 9-17
      1. Infrastrutture strategiche e prioritarie 9-18
      2. Programmi e interventi prioritari 9-20
      3. Infrastrutture prioritarie nella programmazione PNRR-PNC 9-24
      4. Opere commissariate 9-27
      5. Altre infrastrutture prioritarie 9-28
    3. Analisi della proposta direttiva EPBD (Energy performance of buildings directive) nota come “case green” del 14 marzo 2023 (in attesa dei nuovi indirizzi) 9-29
      1. Stima dello stock residenziale: 12,5 milioni di edifici di cui il 72% ha più di 43 anni 9-29
      2. Il 72% delle abitazioni dotate di APE sono scarsamente efficienti dal punto di vista energetico (classe e, f, g) 9-30
      3. Abitazioni: almeno in “classe E” dal 2030 e in “classe D” dal 2033 9-33
    4. La crescita dell’occupazione nelle costruzioni tra 2020 e 2022 è di 211.000 o 538.000 occupati? 9-39

Prezzi del rapporto1

    Base Socio
CRESME2
XXXV Rapporto congiunturale e previsionale Dicembre 2023 € 2.200  €  1.500

N.B. L’acquisto del Rapporto Congiunturale e Previsionale CRESME dà diritto a ricevere, nel formato Pdf protetto, il rapporto, con possibilità di fruizione per 3 dispositivi aziendali e dà inoltre diritto alla partecipazione di persona al convegno.
Le credenziali per accedere al Rapporto verranno inviate per mail.

1I prezzi sono da intendersi esclusa Iva 
2Per i Sottoscrittori CresmeLab e/o Soci Cresme Extra il convegno e il rapporto sono inclusi nell’associazione

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