Gli ultimi studi e le ricerche del CRESME
70 domande per il futuro dell’Umbria
Nell’attuale fase di grande cambiamento, caratterizzata da una importante transizione demografica, uno sconvolgimento climatico con effetti sistemici, una rivoluzione tecnologica digitale, una crescente polarizzazione sociale, che stanno portando ad una nuova fase nel modello di sviluppo, la questione della competitività territoriale diventa sempre più stringente. Attraverso un lavoro di analisi statistica, economica nonché incontri e discussioni con gli stakeholder del mondo dell’artigianato e del commercio regionali, si è ricostruito un quadro analitico dettagliato dei vari aspetti del territorio umbro che, anche in un contesto comparativo con altri territori nazionali, ne ha messo in evidenza criticità e punti di forza. A partire dalle dinamiche demografiche, che mostrano come l’Umbria stia perdendo popolazione e si trovi ad affrontare uno scenario preoccupante non solo di invecchiamento strutturale, ma anche di riduzione della forza lavoro.
Ampio spazio è dedicato allo studio dei vari aspetti del tessuto economico e imprenditoriale, alle specializzazioni produttive, alle criticità del mercato del lavoro, tra scarsa attrattività di forza lavoro giovanile e nodo del mismatch tra domanda e offerta; alle potenzialità del turismo, settore strategico con ampi margini di sviluppo; al ruolo che la spesa pubblica ha avuto negli anni recenti e che potrà svolgere, con le risorse del PNRR che, insieme ai nuovi fondi strutturali europei e a quelli per la ricostruzione del terremoto rappresentano una opportunità straordinaria per promuovere una nuova fase di investimento e innovazione. In questo ambito, lo sforzo realizzativo richiesto al territorio è molto importante e chiama tutti all’emergenza e alla collaborazione e allo stesso tempo alla costruzione di un progetto di futuro da costruire sui principi della corresponsabilità; alla base del quale c’è la conoscenza della situazione e l’individuazione prioritaria delle cose da fare.
L’analisi svolta è un contributo alla conoscenza e si conclude con 70 domande che descrivono una realtà complessa, domande alle quali non si possono dare risposte singolarmente, perché rappresentano una sfida difficile, che presenta rischi di capacità di risposta, ma che allo stesso è una grande opportunità per avviare una nuova stagione di partnership e collaborazione. Con l’obiettivo di rendere il territorio umbro competitivo e attrattivo, secondo un’ipotesi di sviluppo che ruota intono a cinque temi chiave:
1) Lavoro: un territorio è competitivo e attrattivo se è in grado di offrire opportunità di lavoro. E più è attrattivo più questa offerta di lavoro è di qualità;
2) Qualità della vita: il lavoro non basta, un territorio è più attrattivo e competitivo se è in grado di offrire una più alta qualità della vita. La qualità della vita oggi è qualcosa di molto più complesso del passato, affronta più aspetti; si può dire che un territorio dinamico è un territorio pro-attivo sul piano della determinazione dei contenuti della qualità della vita;
3) Progetto di futuro: è fondamentale che il territorio sia in grado di costruire un proprio “progetto di futuro”, che questo progetto sia di qualità e che sia costruito attraverso un percorso di corresponsabilità tra i principali attori del territorio, che sia in grado di dire dove si vuole andare e soprattutto cosa si vuole fare;
4) Metodo: la costruzione del progetto di futuro sulla base di un principio di corresponsabilità fissa gli ambiti della collaborazione e gli obiettivi condivisi ai quali segue la capacità di realizzare quello che si è definito. Il metodo è proprio la capacità di un territorio di saper realizzare il progetto;
5) Reputazione: nel momento in cui questi quattro punti sono perseguiti la reputazione di un territorio cresce in termini di attrattività, competitività e soprattutto di interesse a vivere e investire in quel territorio.
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Indagine sullo stato della professione di architetto in Italia
L’inedita fase economica e sociale che il Paese sta attraversando obbliga ad attente e accurate riflessioni sullo stato e sull’evoluzione della professione di architetto. Da un lato conduce a interrogarsi sul tema della trasformazione della domanda, sulle nuove esigenze dell’abitare, sulle nuove forme di interazione sociale che la crisi sanitaria ha accelerato; dall’altro, impone di interrogarsi sui processi di riconfigurazione dell’offerta, sui cambiamenti in atto e su quelli futuri, sulla digitalizzazione della filiera e sulle nuove modalità di gestione, organizzazione e aggregazione degli studi professionali, cambiamenti con i quali l’architetto è e sarà obbligato a confrontarsi. L’indagine sullo stato della professione, realizzata dal Cresme e promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, si pone come obiettivo di essere un punto di partenza per comprendere la realtà professionale e ragionare sulle condizioni del mestiere dell’architetto, sui cambiamenti in atto e sulle azioni più appropriate da adottare al fine di sostenere l’impegno e il lavoro degli architetti che operano sul territorio nazionale.
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Nono rapporto previsionale sul mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2023-2025
Lo studio vuole fornire agli operatori del mercato una chiave di lettura delle dinamiche e delle caratteristiche della domanda e l’evoluzione dell’offerta. Lo studio prevede l’analisi del mercato degli impianti termici, di climatizzazione e di ventilazione; degli impianti idraulici, idrico sanitari, degli impianti antincendio; degli impianti di elevazione; dei sistemi automatici di apertura e chiusura; degli impianti di energie rinnovabili. E’ anche esaminata la dotazione impiantistica in essere nel patrimonio immobiliare italiano, oltre ai rapporti commerciali con l’estero e al mercato pubblico degli impianti civili ed industriali.
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Scenari strategici per lo sviluppo delle piccole e medie imprese della Sardegna
In uno scenario di sviluppo strategico che punti sulla modernizzazione dei processi, sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema economico della Sardegna, lo studio individua quattro settori strategici. Questi settori si caratterizzano, non solo per l’importanza specifica che rivestono per il sistema economico e produttivo dell’Isola (valore aggiunto, occupazione, sistema delle imprese), o per il peso riservato alle PMI, artigiane e non artigiane, ma anche, e soprattutto, per i più ampi margini di sviluppo in ottica di innovazione, digitalizzazione e miglioramento della gestione dei processi. I settori individuati sono: turismo, agroindustria, costruzioni e trasporti. Per ognuno di essi si è presentata un’analisi delle tendenze in atto e delle principali innovazioni, tracciando lo scenario di evoluzione futura e individuando opportunità interessanti per le piccole e medie imprese. Nell’ambito del turismo ci si è concentrati sulle grandi possibilità offerte all’esplosione del turismo residenziale e della sharing economy. Molto spazio è dedicato alla filiera agricola e agroindustriale; l’intero settore sta vivendo una fase di rapidi cambiamenti, sia a monte della filiera, sia a valle, nei processi produttivi industriali e nella fase di commercializzazione e distribuzione. Il settore delle costruzioni, non solo quello isolano, fatica a modernizzarsi, le innovazioni tecnologiche che coinvolgono il settore sono però numerose, e nel rapporto vengono illustrate nel dettaglio, ma la convinzione è che l’innovazione più importante sia quella di processo, legata, quindi, alla gestione ottimale delle risorse in cantiere mediante la digitalizzazione dello scambio di informazioni. In Sardegna, il trasporto merci su strada affronta problematiche specifiche; in questo contesto, particolarmente strategica sarebbe la diffusione di applicazioni mobili per la gestione delle flotte, il monitoraggio dei veicoli, la comunicazione con i conducenti e la gestione dei documenti, mentre l’utilizzo di soluzioni digitali per la gestione del carico consentirebbe alle piccole imprese di ottimizzare lo spazio, ridurre gli errori e migliorare la sicurezza.
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Costruzioni e trasformazione digitale
L’obiettivo di questo studio, promosso da GS1 Italy in collaborazione con il Cresme, è quello di fornire una panoramica esaustiva del settore delle costruzioni italiano, delle sue peculiarità, delle criticità che lo contraddistinguono e del posizionamento delle singole componenti della filiera rispetto ai temi dell’innovazione, della codifica delle informazioni e della digitalizzazione dei processi. A fronte di un’esperienza maturata in altri contesti nazionali, specialmente nordeuropei, gli standard GS1 per l’identificazione dei prodotti per le costruzioni (GTIN e SGTIN) si sono dimostrati adatti a fornire una tracciabilità completa per il flusso fisico e digitale delle merci, dalla progettazione allo smaltimento e, in un futuro prossimo, per la diffusione di prodotti intelligenti che utilizzano RFID e sensori. In combinazione con gli standard GS1 per l’identificazione dei luoghi (GLN e SGLN) questo consente di migliorare i flussi logistici durante l’intero ciclo di vita di un edificio. A tal fine emerge la necessità di lavorare per costituire un punto di riferimento per tutta la filiera in grado di orientare il processo di innovazione attraverso la creazione di un commitment generale, dal produttore al distributore, dal progettista all’impresa, fino agli organi bilaterali. La necessità dell’esistenza di un soggetto in grado di fare da connettore tra tutti gli attori arriva dalla filiera stessa. La convinzione è che Cresme, con il supporto di GS1 Italy, possa svolgere un ruolo di connessioni tecnica e qualificata tra attori dell’innovazione e filiera delle costruzioni e contribuire ad avviare un processo virtuoso di innovazione necessario per rispondere alle sfide di un futuro ormai prossimo.
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Newsletter informativa periodica sul settore delle costruzioni in Campania e nella provincia di Napoli
Il progetto prevede la realizzazione di una newsletter periodica, denominata I.Co.Na – Industria costruzioni Napoli, per un totale di sei numeri nel periodo, composta da un flusso informativo standard (newsletter) e da un focus di approfondimento. La newsletter presenta l’ultimo aggiornamento disponibile dei principali indicatori congiunturali relativi al mercato delle costruzioni in Campania e nelle province, ovvero, a titolo esemplificativo, numero compravendite immobiliari nell’ultimo trimestre, volumi di finanziamenti al settore delle costruzioni nell’ultimo trimestre, numero imprese di costruzioni attive nell’ultimo trimestre, dinamica degli indicatori finanziari nell’ultimo trimestre o mese, delle ore lavorate dagli iscritti alle casse edili, dei bandi di gara per lavori pubblici, etc. Il focus di approfondimento, sviluppato in un rapporto di sintesi di 16 pagine, è dedicato ai seguenti temi:
1) investimenti e valore della produzione delle costruzioni nei territori di interesse;
2) Il mercato delle opere pubbliche;
3) Il mercato privato e le transazioni immobiliari.
Il contenuto del focus è definito nei contenuti di volta in volta, e si propone di analizzare in profondità gli argomenti trattati e quelli ad essi connessi, elaborando serie storiche, confronti territoriali e dati più puntuali e disaggregati, fornendo così un quadro puntuale di ciò che accade effettivamente nel territorio in riferimento a ciascun argomento, tenendo conto degli sviluppi recenti del contesto economico e normativo, generale e settoriale.
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Scenari socio-economici e mercato delle costruzioni nella provincia di Como
Lo studio ha come obiettivo la definizione di un quadro analitico e strategico per il territorio di Como. Il percorso di analisi si avvia con l’inquadramento delle dinamiche socio-economiche e demografiche, per procedere ad uno studio più approfondito del settore delle costruzioni in tutti i suoi aspetti. Sono oggetto di analisi il carattere e la dinamica del mercato residenziale, di quello edilizio non residenziale privato, del vasto mercato della riqualificazione, generica ed energetica, del patrimonio edilizio esistente, e tutto lo strategico settore delle opere infrastrutturali. Il lavoro di conoscenza e sintesi consente di mettere in luce i punti di forza del territorio e di tracciare potenzialità e linee di sviluppo del territorio negli scenari futuri. Nella definizione del quadro analitico e dello scenario strategico per il territorio comasco si è adottato un approccio comparativo, utile per cogliere interrelazioni tra i vari aspetti che definiscono o lo sviluppo di un sistema economico e le sue prospettive e indirizzi di crescita futura. I territori che oggi mostrano dinamiche economiche e demografiche più positive condividono spesso uno scenario di medio-lungo termine più brillante, poiché possiedono le caratteristiche giuste per competere in un mondo sempre più piccolo, esigente e conflittuale. D’altra parte, sono proprio i momenti di crisi che fanno risaltare i temi della competizione, della concorrenza e della competitività, specialmente in fasi come quella corrente in cui crisi diverse si sono succedute senza tregua. Quando gli spazi si riducono, le prospettive cambiano, il sistema economico e quello sociale si trasformano, emergono criticità o punti di forza, capacità di adattamento o deficit strutturali, opportunità per crescere o minacce per imprese e investitori
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Analisi delle potenzialità per ambiti urbani della domanda e dell’offerta immobiliare a Milano
La finalità di questo progetto consiste nel dotare una primaria società di promozione di iniziative immobiliari di un apparato di informazioni utili ad assumere decisioni strategiche nel proprio ambito di attività. Tali informazioni, costantemente aggiornate costituiscono il “tessuto” statistico necessario ad elaborare scenari prospettici e alla definizione di algoritmi mirati a sintetizzare le prospettive di evoluzione dei mercati immobiliari.
Il percorso di analisi mira a perseguire i seguenti obiettivi: definire lo scenario del mercato immobiliare nella città di Milano con un approccio prospettico; analizzare la dinamica, i caratteri e lo scenario previsionale della domanda residenziale; analizzare la condizione abitativa e definire la domanda potenziale; analizzare il mercato immobiliare nelle sue diverse componenti; analizzare i principali progetti e lo stato della pianificazione sul territorio al fine di definire l’offerta in arrivo sul mercato nei prossimi anni e le relative tipologie di offerta.
La maggior parte delle informazioni sono trattate in riferimento a micro ambiti urbani come le zone OMI e i NIL della città di Milano.
L’impianto analitico è stato strutturato in forma di Sistema Informativo, aggiornabile e mirato a restituire uno o più indicatori di alert alle decisioni strategiche.
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